Sostenibilità e Credito: Il Ruolo Chiave delle Banche
Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un fattore determinante anche nel mondo bancario. Le banche non si limitano più a valutare solo i dati economico-finanziari: oggi integrano sempre più criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nei processi di valutazione del rischio, di concessione del credito e persino nella definizione del tasso di interesse applicato alle imprese.
Perché le banche valutano i fattori ESG?
1. Per tutelare il proprio portafoglio di rischio
I rischi ambientali, sociali e di governance possono incidere direttamente sulla continuità operativa delle imprese e quindi sulla loro capacità di rimborso dei finanziamenti. Le banche sono oggi chiamate a mappare l’esposizione ESG dei propri clienti per evitare impatti negativi nei bilanci futuri.
2. Per adempiere a obblighi normativi europei
Autorità come la Banca Centrale Europea (BCE) e l’EBA richiedono agli istituti di credito di integrare i rischi climatici e ambientali nei processi di credit risk management e verificano poi l’efficacia della gestione di questi rischi da parte delle banche (es. BCE Climate Risk Stress Test). In parallelo, le nuove normative sulla finanza sostenibile (SFDR, Taxonomy Regulation) spingono le banche a finanziare imprese con comportamenti virtuosi.
3. Per offrire condizioni migliori alle imprese sostenibili
Sempre più banche introducono fattori ESG nei parametri di valutazione per l’erogazione di un finanziamento o per la determinazione del tasso d’interesse. Inoltre, sono a disposizione del settore bancario strumenti di finanza legata alla sostenibilità, come i Sustainability-Linked Loans: finanziamenti che prevedono spread ridotti per le imprese che raggiungono determinati obiettivi ESG, o che già presentano un buono score ESG
Quali sono le conseguenze per una PMI?
Banche e SGR di maggiori dimensioni stanno modificando i propri modelli con lo scopo di valutare come le caratteristiche di sostenibilità delle controparti impattino sulle stime dei parametri chiave del processo creditizio. Questo sforzo riguarda ovviamente tutte le controparti, incluse le PMI.
La mancanza di informazioni di sostenibilità tenderà ad essere interpretata come indice di non sostenibilità, con possibili ripercussioni negative sull’accesso ai finanziamenti.
Quindi, se un’impresa non presidia i temi ESG, rischia:
- maggiori difficoltà di accesso al credito;
- tassi di interesse più alti;
- perdita di competitività rispetto a imprese concorrenti più sostenibili.
Se invece l’impresa dimostra un impegno concreto e misurabile sulla sostenibilità:
- può accedere a linee di credito agevolate;
- migliorare il proprio merito creditizio complessivo;
- rafforzare la propria immagine agli occhi di investitori e stakeholder finanziari.
Il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche
Il “Tavolo per la Finanza Sostenibile”, costituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha coinvolto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Banca d’Italia, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) , l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) e la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP).
L’iniziativa del Tavolo ha elaborato un documento volto a supportare le PMI nella produzione di informazioni attinenti agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) per facilitare il dialogo con le banche sui temi della sostenibilità.
L’obiettivo è quello di favorire il coordinamento tra istituzioni e sistema economico del Paese al fine di sviluppare e attuare strategie di finanza sostenibile e mobilitare così le risorse private attraverso il mercato dei capitali a servizio della transizione green e digitale dell’economia reale.
Per approfondimenti visitare il sito: https://www.dt.mef.gov.it/it/attivita_istituzionali/sistema_bancario_finanziario/finanza_sostenibile/dialogo_sostenibilita/index.html
Per scaricare il Documento:
Il nostro supporto
Arepo ESG Strategy aiuta le imprese a:
- mappare e migliorare il proprio profilo ESG, anche in ottica bancaria;
- predisporre report ESG chiari, coerenti, utili e che includano i KPI individuati dal Documento per il Dialogo tra PMI e banche;
- raggiungere obiettivi ESG misurabili, funzionali anche all’ottenimento di condizioni di finanziamento più favorevoli.

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